Il mio mondo.

È una finestra aperta, aperta sulla mia vita. Uno scorcio blando ma pieno di significato. Una continua guerra quest´esistenza. In lotta con la propria anima, con il proprio spirito. Alla ricerca di un perché. Sono affamato di essenza. L´essenza della cose, che non hanno tempo, ne valore ne ambiguitá. Senza politica e senza religione. Un essenza libera, che ha il potere di moversi al di sopra di morali e di credenze, di egoismi e di vanitá. Senza confini. Proprio quelli che spesso mi limitano, che mi distraggono e che mi oscurano la vista.

Ma ditemi come si fá a non guardare piú la sofferenza e la miseria. Non ho la forza di continuare cosí. Ho voglia di anestetizzarmi i sensi di prati in fiori, di un buon bicchiere di rosso. Di gente che sorride, di gente che ci crede. Sentire la mia musica che mi accompagna, quella che viene da dentro. Un pum-cha che viene dal cuore e le scale, le scale di note che salgono e che scendono, che possono scavalcare tutta la spazzatura di questo mondo, che visto dalla mia finestra è ancora bellisimo, unico e davvero fantastico.

E non posso credere che non ci sia piú nessuno, che l´uomo non sia piú in grado di sedersi davanti alla propria finestra a guardarsi. Cosí angosciato dall´esistere che ha paura di perdersi. Incurante che la libertá che cerca, che sogna, rincorre, ma che purtroppo non vive, stá lí, davanti ai suoi occhi. A portata di mano, a portata di mente. Liberati e prendilo cosí, questo è il tuo mondo. Siediti ed osservalo. Non negarti la libertá di sentirti vivo almeno questa volta.