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07 aprile, 2006

Questa è la mia casa

Quella che ancora stento a trovare, quella che forse nemmeno esiste, dato che in ogni posto nel quale io sia arrivato mi sono sempre sentito il benaccetto.

Che bel concetto quello di sentirsi “a casa”. Proprio in questi giorni, nei quali l’eventualità di trasferirmi nuovamente ad “almeno” 700 km dal mio centro di gravita permanente (come lo chiama sapientemente Franco Battiato) è tuttaltro che remota. Si, forse non è nemmeno scorretto ammettere a me stesso che sotto sotto io una casa la stia cercando ormai da un po’ di tempo. Ed in questo senso non riesco ancora a comprendere se il fatto di non esseremi mai chiesto di dove questa possa essere sia da vedere come una fortuna o meno.

Nonostante ciò io l’ho sempre collegata ad un luogo nel quale fare rientro, nel quale risiedono quelle persone che con me condividono gioie, dolori, emozioni, crescita, discussione, approfondimento, ma anche l’abbandono, dato nulla dura in eterno.

Il soprendermi ad essere geloso (in maniera sana naturalmente) di chi il suo centro di gravità ormai l’ha trovato mi fa sorridere. Di me stesso, delle mie scelte che mi hanno portato invece a non averlo ancora...

Quattro mura, un tetto. Non parlo di materia, ma di un concetto (che fa anche rima!). Un luogo dove potersi RI-TROVARE prima di uscire nuovamente alla conquista dello spazio che mi circonda. Per poi poterci fare rientro quando ne sento il bisogno...

...mmhhh...

...e da un po’ di tempo a questa parte che riconosco che la libertà richiede un prezzo alto...

Anche se da un altro punto di vista la libertà è una di quelle sostanze stupefacenti legali, che molti vorrebbero consumare, della quale pochi però ne accettano il peso...

Liberi vuole dire essere soli.

Nessun compromesso. O tutto o niente.

Continuando a sognare Eva Kant ogni tanto spero di essere un po’ meno libero...

;)

Un buon fine settimana a tutti quelli che danzano su se stessi come i Derwishi, in equlibrio...




If u know it better...







.

Show me how to live (Lp: Audioslave), Audioslave

3 Comments:

Blogger rainbow72 said...

bentornato...
E che dire? il Milan è riuscito a passare il turno e questo sicuramente è un punto a tuo favore, il lavoro a quanto pare ha preso la piega giusta.. Almeno un paio di cose ti stanno andando bene vecio Zel..:0)
il tuo post sulla casa??non posso che limitarmi a darti piena ragione su tutto, anche per me la casa non è un tetto con quattro mura, ma un concetto assai + profondo (anche se le 4 mura a volte sono necessarie)..Non sono tanto d'accordo sulla tua idea di libertà, secondo te essere liberi implica anche il fatto di rimanere soli, secondo me si può essere liberi anche se hai qualcuno che ti ama, ma solo se quell'amore è vero, puro e sincero..:"due corpi e una solo anima".
Quando sei solo non sei libero perchè sei schiavo di te stesso..ma questa è un'altra storia..
Vabbè adesso me ne vo', serro baracca e burattini e vado a "casa" (tanto per restare in tema) a finire di imballare (sono in fase di trasloco)..
Ti mando un bacione grande-grande e spero di vederti al + presto...
ciaooooooooooooooooooo

venerdì, aprile 07, 2006 6:52:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

mi ricordi un pò una lumaca, che viaggia sempre portandosi dietro la propria casa. indubbiamente è un pesante fardello. e difficile trovare un luogo sicuro dove ancorarla al terreno e magari espanderla.
beh, forse anche il fatto di tenere un blog...non è un pò come una piccola casa virtuale?
ciao!

sabato, aprile 08, 2006 1:54:00 PM  
Blogger Zello said...

Ciao Bogen!
Sulla Juve e sull'Inter fuori c'è ben poco da dire, dato che mi sarebbe piaciuto molto se avessero passato il turno, non lo nascondo. Anche perchè ci sarebbe stata (Barcellona permettendo...e proprio il Barca mi preoccupa mooolto!!) :) un ipotetica finale appunto o con Juve o con l'Inter...una goduria!!(indipendentemente dal risultato!)
vabbò, avete vinto scudetto, siete qualificati x l'anno prossimo. Non è male direi.. ;)
Comunque direi che sia fuori discussione essere "schiavi di se stessi" quando si è soli...ritengo sia naturale quando l'unica responsabilità è unicamente verso i tuoi pensieri e le tue azioni. Ma questo non era propriamente il punto (sappiamo benissimo e non è mai sufficiente abbastanza ricordarci di quanto sia difficile il comunicarsi certi concetti "via tastiera"). La mia era più una osservazione di tipo soggettiva, cioè proiettata sulla mia esistenza e non generalizzata. La mia esperienza come sempre ha valore "zero assoluto" per le vite degli altri. Osservavo solamente che la libertà che mi sono preso nello scegliere dove andare a studiare, a convivere, a lavorare...ma anche solo ad ubriacarmi mi ha portato ad essere "solo"...non è cosa grave sia ben chiaro, è solo la descrizione di un sintomo, nothing more... ;))
Poi il riferimento che ogni tanto vorrei essere un pò "meno libero" la dice ben lunga.. :)))
Ma alla fine rileggo il testo che ho appena scritto...e mi accorgo che sono solo parole. Allora tra un pò esco...perchè è la fuori che ci si costruisce la propria liberta...
Bacio Bogen! :)
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Ciao Ortica!
Molto bella quella della lumaca, veramente...complimenti! Ha pensarci bene era chiara come il sole. Bella davvero! ;)
Si, forse anche se vuol dire concettualizzarlo molto (forse anche oltre il dovuto) il blog può essere una specie di casa...certo.
Però rimarrebbe solo un concetto no?
A questo punto mancherebbero materialmente però le 4 mura ed il tetto...
uff...siamo da capo! :)))))

Un bacio!!
zel

domenica, aprile 09, 2006 10:19:00 AM  

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