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18 aprile, 2006

Sicilia

L'atterraggio è previsto per il 01.05.2006

08 aprile, 2006

Attaccamento o distacco?

Ho trovato una frase estrapolata da “L’ombra e la grazia” (opera che non ho letto) di Simone Weil che dice:

L’attaccamento è fabbricatore di illusioni; chi vuole il reale deve essere distaccato.

Certo, una di quelle frasi che non ammettono ne i se ne i ma, ma che comunque è riuscita a farmi riflettere su alcuni comportamenti che ho tenuto e che tuttora tengo nell’ambito delle relazioni interpersonali, ma anche in occasioni di scelte professionali oppure di certi periodi molto introspettivi nei quali cerco di guardare in fondo a quello che ritengo essere la mia anima.
L’essere distaccato. Il mantenere il distacco.
Spesso, e magari erroneamente, l’avrei descritto come l’incapacità ad amare o ad essere amato (ed era un peso spesso difficilmente sostenibile), di essere un egoista egocentrico, si, magari di essere molto freddo...
E questa descrizione risultava essere di non poco conto, dato che non capitava di rado che mi sentissi in colpa per questo aspetto. Nei miei e nei confronti degli altri.
Non ne sono sicuro, ma credo che il mio essere distaccato mi abbia invece aiutato molto ad essere quello che sono e del quale non sono nemmeno così insoddisfatto. È il distacco che mi mi permette di non focalizzare le mie energie su una figura di padre che non c’è più e permette che giorno dopo giorno io riesca ad avvicinarmi ad una figura di uomo e magari un giorno di padre senza timori ne imbarazzo. Lo stesso vale per i miei a dir poco contorti rapporti con l’universo femminile. Sarà proprio questa mia caratteristica a fare in modo che alla fine ne rimarra solo una, alla quale consegnare tutta la mia vita e della quale vita io voglio assumermi la responsabilità.
Si, questa frase mi ha fatto fare un ulteriore passo. Non mi assicura che sia sulla strada giusta, ma quello poco importa...

l’importante è esserci per strada, non c’è dubbio...







What can i say, it`s...
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My big mouth (Lp: Be here now), Oasis

Esprimi un desiderio

...non saprei bene per cosa spenderlo,
però forse un idea io ce l'avrei...


07 aprile, 2006

Questa è la mia casa

Quella che ancora stento a trovare, quella che forse nemmeno esiste, dato che in ogni posto nel quale io sia arrivato mi sono sempre sentito il benaccetto.

Che bel concetto quello di sentirsi “a casa”. Proprio in questi giorni, nei quali l’eventualità di trasferirmi nuovamente ad “almeno” 700 km dal mio centro di gravita permanente (come lo chiama sapientemente Franco Battiato) è tuttaltro che remota. Si, forse non è nemmeno scorretto ammettere a me stesso che sotto sotto io una casa la stia cercando ormai da un po’ di tempo. Ed in questo senso non riesco ancora a comprendere se il fatto di non esseremi mai chiesto di dove questa possa essere sia da vedere come una fortuna o meno.

Nonostante ciò io l’ho sempre collegata ad un luogo nel quale fare rientro, nel quale risiedono quelle persone che con me condividono gioie, dolori, emozioni, crescita, discussione, approfondimento, ma anche l’abbandono, dato nulla dura in eterno.

Il soprendermi ad essere geloso (in maniera sana naturalmente) di chi il suo centro di gravità ormai l’ha trovato mi fa sorridere. Di me stesso, delle mie scelte che mi hanno portato invece a non averlo ancora...

Quattro mura, un tetto. Non parlo di materia, ma di un concetto (che fa anche rima!). Un luogo dove potersi RI-TROVARE prima di uscire nuovamente alla conquista dello spazio che mi circonda. Per poi poterci fare rientro quando ne sento il bisogno...

...mmhhh...

...e da un po’ di tempo a questa parte che riconosco che la libertà richiede un prezzo alto...

Anche se da un altro punto di vista la libertà è una di quelle sostanze stupefacenti legali, che molti vorrebbero consumare, della quale pochi però ne accettano il peso...

Liberi vuole dire essere soli.

Nessun compromesso. O tutto o niente.

Continuando a sognare Eva Kant ogni tanto spero di essere un po’ meno libero...

;)

Un buon fine settimana a tutti quelli che danzano su se stessi come i Derwishi, in equlibrio...




If u know it better...







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Show me how to live (Lp: Audioslave), Audioslave

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